Un pensiero al giorno

La gente di ogni parte del mondo oggi cerca la soluzione del problema umano nel progresso scientifico, nel successo politico, professionale e nell'immediata soddisfazione dei bisogni e delle passioni. Accade perciò che, mentre ciascuno invano cerca di difendersi egoisticamente dal sacrificio e dal dolore, in realtà provoca situazioni di inaudita sofferenza a se stesso e agli altri. E' un assurdità, ma costituisce la logica comune. (Anna Maria Cànopi)

giovedì 7 gennaio 2021

Donne dell'anima mia

L’ultimo libro di Isabel Allende è una chiacchierata piacevole che scorre via fino all’ultima pagina, senza un rallentamento e con spunti di riflessione condivisibili da ogni età. È un libro che ogni madre dovrebbe regalare alla propria figlia come memoria testamentaria di generazioni di donne che hanno cercato di scardinare un modo di pensare e agire, riuscendoci in parte, anche a prezzo della vita.

A cosa fa riferimento il femminismo? Non certo a ciò che abbiamo in mezzo alle gambe, bensì tra le orecchie. È un atteggiamento filosofico di ribellione.

Essere donna è un pensare diverso, meno rigido, più fluido, in grado di adattarsi alla contingenza, mantenendo la propria autenticità, come l’acqua contenuta in un vaso. La donna non impone, media; ha una volontà eroica, retaggio di secoli di oppressione e violenza legalizzati dalla comunità sessista. Se il mondo esiste è grazie a lei, l’unica biologicamente destinata, la sola che nel proprio ambiente porta avanti una filosofia di vita e di crescita evolutiva.

Il mondo femminile è a colori, in continua trasformazione di forma e sostanza. Non è facile essere donna in un mondo machista. Ricordo ancora le parole di un primario che, in riunione con assistenti e tirocinanti del suo reparto disse: «La Rovere (non si parla mai di dottoressa quando ci si riferisce ad una donna) è molto brava, più di tutti voi messi insieme, ma è una donna e non la posso assumere perché farà un figlio e ogni mese ha le mestruazioni», avvalorando, senza averne alcuna vergogna, come i concorsi fossero pilotati, soprattutto a favore dei maschi. Voglio pensare che le nuove generazioni di dottoresse abbiano una vita più semplice di chi le ha precedute e ha combattuto contro un muro granitico di preconcetti.

Da buona lettrice quale ero, avevo imparato dai libri che il mondo è in continuo cambiamento e l’umanità si evolve.

È una frase che ho sottolineato perché la donna che sono è il risultato della possibilità di leggere, del valore che la mia famiglia ha sempre dato alla cultura, strumento di scelta e libertà, di una famiglia che, nonostante i maschi fossero quasi tutti militari di carriera, si è trasformata nel tempo grazie all’azione mediatrice di donne intelligenti. Come si dice, Richelieu ci spiccia casa!

La felicità non è esuberante, né chiassosa, come l’allegria e il piacere; è silenziosa, tranquilla, morbida

Mi ritrovo in queste parole. Dopo anni di lotte, sofferenze, esperienze forti che hanno lasciato il loro segno senza piegarmi, godo dei momenti di felicità senza l’avidità della giovinezza, grata di quanto ho vissuto e per quello che resta. 


 

Nessun commento:

Posta un commento