Un pensiero al giorno

La gente di ogni parte del mondo oggi cerca la soluzione del problema umano nel progresso scientifico, nel successo politico, professionale e nell'immediata soddisfazione dei bisogni e delle passioni. Accade perciò che, mentre ciascuno invano cerca di difendersi egoisticamente dal sacrificio e dal dolore, in realtà provoca situazioni di inaudita sofferenza a se stesso e agli altri. E' un assurdità, ma costituisce la logica comune. (Anna Maria Cànopi)

sabato 13 febbraio 2021

Il prete bello

Già dalle prime pagine mi sono chiesta: “Come ho fatto a non leggerlo prima?” Mi sono sentita l’ultima tra i lettori per essermi lasciata sfuggire questo capolavoro.

Ho sempre letto tanto, fin da bambina, poi ho avuto un periodo buio durante l’università e i primi anni di professione, nei quali altri problemi hanno riempito le mie giornate. Sto recuperando il tempo perduto e questo romanzo mi ha conquistata per la scrittura apparentemente facile, leggera, ma non c’è niente di più complicato che scrivere così. Non è da tutti, solo da grandi scrittori.

La storia si svolge in un rione vicentino dove vivono diverse famiglie e che fa parte della parrocchia di Don Gastone, avvenente e atletico uomo di chiesa, cappellano militare nell’esercito fascista, mandato a combattere in Spagna a sostegno della falange franchista; di questa esperienza scrive un libro che viene venduto nella parrocchia, comprato e diffuso capillarmente tra le donne, tutte innamorate e gelose di lui. Don Gastone è consapevole del suo fascino e lo utilizza per proprio tornaconto, ma anche per alleviare le gravi condizioni economiche di alcune famiglie del rione.

Riesce ad aiutare Sergio, un bambino di nove anni, figlio di nn, che vive con il nonno in estrema povertà. Accanto a lui, c’è l’amico Cena, compagno e complice di mille scorribande. La sua famiglia è composta dalla madre alcolizzata, da due fratelli dediti al furto e al piccolo crimine, e da uno zio – detto il Ragioniere – che entra ed esce di galera. Personaggio divertente è il cav. Esposito, vedovo con due figlie in età da marito, che tiene segregate in casa, proprietario di un bagno personale che offre solo agli ospiti importanti.

La bellezza del romanzo è nella caratterizzazione dei personaggi, espressione dell’Italia del dopoguerra e che, tutto sommato, non è poi così diversa da quella attuale; nella scrittura che scorre leggera e che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina.

Non è mai troppo tardi, c’è sempre tempo per godere della buona letteratura. I libri chiamano dagli scaffali dei negozi, dalle pagine dei social, dalle recensioni in rete; alcuni piombano improvvisamente nella nostra vita, quasi caduti dal Cielo. È inutile capire il perché. Si apre si inizia a leggere.


 


 

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