Un pensiero al giorno

La gente di ogni parte del mondo oggi cerca la soluzione del problema umano nel progresso scientifico, nel successo politico, professionale e nell'immediata soddisfazione dei bisogni e delle passioni. Accade perciò che, mentre ciascuno invano cerca di difendersi egoisticamente dal sacrificio e dal dolore, in realtà provoca situazioni di inaudita sofferenza a se stesso e agli altri. E' un assurdità, ma costituisce la logica comune. (Anna Maria Cànopi)

lunedì 5 agosto 2013

N.P.


N.P. Non Piace. Questo è forse l’acronimo più giusto per me. Certo, non si mette in discussione la scrittura, ma il contenuto che lascia un po’ interdetti.
Si parla di un manoscritto, North Point, che sembra avere un’influenza nefasta su coloro che tentano di tradurlo, di leggerlo e di metterci mano, spingendoli al suicidio. Il perché capita questo rimane un mistero per tutto il romanzo.
Nella storia sono mescolati vari argomenti che sembrano buttati lì a caso, solo per stupire e, magari, scandalizzare. Si parla di omosessualità, di incesto, di amore, di morte. Tutto insieme, con sullo sfondo una trama che vorrebbe essere “thrilleggiante”, ma il cui risultato non è quello voluto.
La narrativa giapponese si ama o si odia, non ci sono mezze misure. Personalmente adoro la capacità descrittiva di Mishima che raramente si ritrova in autori occidentali con quella grazia ed eleganza. Pura poesia. In Banana Yoshimoto sono evidenti le influenze americane e questo mix non sempre funziona. E' una di quelle volte in cui, all'ultima pagina, ho chiuso il libro senza che sia rimasto niente da ricordare, né una frase, né tantomeno un concetto
 

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